In un caso come questo, non c'è altra soluzione che quella di fare affidamento su un centro specializzato in recupero dati: il sito Recoveryfile.it è un importante punto di riferimento da questo punto di vista, e fornisce tutte le informazioni del caso. Non bisogna sottovalutare, d'altro canto, i rischi a cui un hard disk può essere sottoposto: dalla caduta più banale che può provocare un urto o un colpo dannoso a un contatto accidentale con l'acqua, da un salto di corrente a un corto circuito, sono numerose le ragioni che potrebbero compromettere la funzionalità dei dischi fissi.
Il recupero dati da un hard disk, nella maggior parte dei casi, può essere messo in pratica indipendentemente dal file system che viene adoperato: ecco, quindi, che gli hard disk di Mac (con file system Hfs+ e Hfs), quelli di Windows (con file system Ntfs e Fat32), quelli di Linux (con file system Ext3 e Ext4) e tutti gli altri possono basarsi su procedure in grado di favorire l'estrazione dei dati, senza alcun genere di sovrascrittura. Non tutti sanno, infatti, che i dati che vengono cancellati negli hard disk in realtà non sono distrutti o eliminati totalmente (anche se si pensa di farlo rimuovendoli dal cestino, per esempio), ma vengono contrassegnati come eliminati nell'algoritmo iniziale: di conseguenza, con le giuste tecniche e le competenze del caso possono essere ripristinati in qualsiasi momento.
I file cancellati non spariscono del tutto, ed è questo il motivo per cui il recupero dati da un hard disk ha successo quasi nel 100% dei casi: in caso di necessità, si può decidere di ripristinarli. E ciò vale a prescindere dal motivo per cui essi non sono più a disposizione: che si abbia a che fare con un disco caduto, allagato, incendiato o semplicemente degradato per colpa dell'usura e del passare del tempo, si ha la certezza, rivolgendosi a un centro specializzato, di ritrovare i dati. Con qualsiasi tipo di marca e di modello, da Toshiba a Samsung, dai più nuovi ai più vecchi, dai più recenti ai meno avanzati, e così via.